La pasta è tra i prodotti italiani più iconici. Rappresenta il Bel Paese nel mondo con la sua qualità e le tante modalità di preparazione. Ma come viene prodotta? Scopriamola insieme.
Produzione della pasta italiana
Tra le eccellenze italiane più conosciute e utilizzate all’estero c’è la pasta. Un prodotto di grande qualità frutto di un’antica tradizione nostrana che vede nascere diversi decenni fa i primi pastifici. Un tempo ci si basava sull’esperienza maturata e sullo sfruttamento delle risorse che la natura ci dona come le belle giornate di sole per essiccare la pasta e le condizioni ideali per poter produrre dell’ottimo grano.
Oggi invece si sfruttano nuove tecnologie che permettono di ottimizzare le fasi di produzione attraverso un sistema che comunque permette di preservare la qualità finale. La pasta la si può preparare in tanti modi magari in abbinamento con dell’ottima salsa di pomodoro, in bianco con un filo d’olio, con funghi porcini, salsiccia sbriciolata, guanciale, vongole e tante altre bontà. A prescindere dall’utilizzo il metodo di produzione è sempre lo stesso.
Tra l’altro bisogna anche assolvere in maniera fedele alle normative vigenti in materia di sicurezza e di prevenzione per evitare rischi per la salute dei consumatori. Tale obiettivo lo si ottiene utilizzando strumentazioni come il miscelatore acqua – vapore che consente di sfruttare le fasi di produzione per pulire correttamente e con il massimo risparmio economico gli attrezzi utilizzati. Si può dare un’occhiata al sito https://www.wasserdampfmischer.com/ per scoprire le enormi potenzialità e i numerosi vantaggi che questo sistema offre.
Tutto parte dal grano
Il processo di produzione della pasta ha inizio dalla selezione del grano duro che deve essere caratterizzato da elevata qualità. Una volta terminata questa fase di selezione il prodotto viene portato nei mulini che si occupano di varie fasi. Innanzitutto viene setacciato e poi ripulito da tutte le impurità che potrebbero influenzare negativamente il risultato finale. Da considerare che poi il grano viene inserito in appositi sistemi che permettono di macinarlo senza perdere le caratteristiche organolettiche e L’apporto nutrizionale del prodotto. Trasformato in farina finalmente la materia prima è pronta per essere consegnata ad un pastificio che poi si occuperà della trasformazione che permetterà di godere in tavola di pasta di vari formati.
Le tecniche di produzione della pasta
Oggi per ottenere la pasta si utilizzano impastatrici industriali e presse che permettono di miscelare adeguatamente la semola con il necessario quantitativo di acqua per ottenere così la consistenza ideale. Questo composto a base di semola e di acqua è anche caratterizzato da un giusto apporto di glutine. Successivamente viene compresso attraverso la tecnica conosciuta con il nome di gramolatura.
È indispensabile per ottenere un impasto elastico e modellabile, adatto per realizzare i vari formati come spaghetti, rigatoni e quant’altro. Un elemento imprescindibile per ottenere la forma finale della pasta è la cosiddetta trafila. La fase di lavorazione è denominata di trafilatura e prevede il passaggio della pasta all’interno di trafile che possono essere realizzati in diversi materiali. In funzione delle caratteristiche delle tre file il risultato finale potrà essere di differente qualità. A prescindere da tutto questo c’è poi una ulteriore fase che prevede di far riposare la pasta e di farla essiccare in apposite strutture che comunque da un punto di vista concettuale hanno conservato il loro antico fascino. Questo lungo procedimento prevede la possibilità di ottenere pasta secca ma c’è anche la possibilità di ottenere la pasta fresca che è simile ma di altra consistenza.
In pratica non c’è il processo di essiccazione ma vengono utilizzate delle macchine alternative che sono utili per effettuare la pastorizzazione utile per abbattere la presenza dei batteri presenti e di sterilizzazione. Chiaramente la pasta fresca a differenza di quella essiccata deve essere consumata più rapidamente in quanto la conservazione è decisamente meno lunga. Da sottolineare che per determinati formati e tipologie di pasta come ad esempio gli gnocchi piuttosto che le lasagne è necessario anche utilizzare strumenti ad hoc che ne enfatizzano positivamente le caratteristiche.