A lungo, la risposta a questi problemi è stato un intervento che tutti conosciamo, che si dimostrò per primo rivoluzionario e risolutivo, e per questo conquistò grande attenzione e diffusione: la liposuzione che oggi noi definiamo di tipo “tradizionale”.
Per quanto obiettivamente efficace nel ridurre, anche di grosse volumi, le masse adipose superflue accumulate, la liposuzione di tipo tradizionale presentava anche significative complicazioni. Non dimentichiamo infatti che stiamo parlando di un autentico intervento chirurgico, con tutte le difficoltà e complicazioni che questo comporta, dall’anestesia al decorso post-operatorio: inoltre, nello specifico, parliamo di un’operazione molto traumatica per il corpo, che prevedeva la frantumazione dell’adipe con mezzi meccanici, e la sua aspirazione in forma solida tramite una grossa cannula, entrambi interventi che spesso erano causa di complicanze, effetti collaterali, e problemi anche gravi alla salute, e paradossalmente a volte anche all’estetica, del paziente.
1. dolore: per via del trauma subito durante l’operazione, spesso piuttosto violento, capitava spesso che dopo gli interventi di liposuzione tradizionale il paziente lamentasse gravi dolori nella zona che era stata trattata;
2. cicatrici: la cannula utilizzata per gli interventi di liposuzione tradizionale era di grosso calibro, e richiedeva quindi di praticare un tagliio significativo per introdurla nella parte da operare. A seconda della zona trattata e anche dell’abilità dell’operatore, questo poteva portare alla formazione di vistose cicatrici;
3. inestetismi: soprattutto se venivano asportate grandi quantità di adipe, poteva talvolta verificarsi uno svuotamento non omogeneo, con conseguente formazione di uno sgradevole effetto a solchi nella pelle della zona trattata, molto difficile da riparare e perfino più deturpante del problema che si era intervenuti per risolvere.
Proprio per ovviare a tali inconvenienti, la nuova scuola della liposuzione laser, o smartlipo, ha adottato un diverso tipo di approccio al problema. Se infatti effettuiamo un’attenta analisi degli effetti collaterali che abbiamo elencato, scopriremo che tutti derivano, alla fine, dalla violenza del trattamento, necessaria per spezzare e asportare il grasso in forma solida. Per evitarli, quindi, si è cercata una soluzione che non richiedesse tanta forza – e questa è stata sciogliere il grasso sottocutaneo, con il calore generato da un raggio laser, e quindi aspirarlo in forma liquida, tramite una cannula sottilissima. Il raggio laser può essere direzionato con grande precisione, per agire esattamente dove serve; e la cannula così sottile ha il vantaggio di non danneggiare i tessuti in alcun modo, il che mette al riparo dalla serie di problemi che abbiamo visto. Con il nuovo procedimento smartlipo, infatti, oltre alla significativa riduzione delle masse adipose, si ottengono risultati eccezionali in tutti i campi collaterali che abbiamo visto:
1.nessun dolore: la cannula utilizzata è tanto sottile che è paragonabile all’ago di un’iniezione, e non richiede neppure anestesia totale; l’intera azione inoltre, non avendo traumi meccanici, è tanto delicata che non danneggia il corpo e non lascia strascichi dolorosi, nè un reale decorso post-operatorio;
2. assenza di cicatrici: utilizzando una cannula molto sottile, come dicevamo, è possibile evitare l’incisione significativa un tempo necessaria per l’inserimento della stessa. Mancando l’incisione, non esistono a questo punto rischi di comparsa di cicatrici visibili, che potevano inficiare il buon risultato estetico del trattamento di tipo tradizionale;
3.nessun inestetismo: poichè il grasso sottocutaneo viene aspirato in forma liquida, la riduzione della massa adiposa è omogenea e uniforme nella zona trattata, il che mette la pelle al riparo da rischi di solcature e cedimenti, e le fa mantenere un aspetto sano anche subito dopo l’intervento.