Il Neolitico: già in quella che con legittima ragione possiamo serenamente definire preistoria, quelli che siamo soliti chiamare “uomini delle caverne” non dormivano sulla nuda terra, ma su quelli che siamo un po’ incerti se chiamare rudimentali materassi o veri e propri giacigli, poiché erano semplici mucchi di erba o foglie coperti di pelli animali, e poggiati su strutture leggermente rialzate da terra, con ogni probabilità per dare una qualche protezione dai parassiti. Se però ci spostiamo nella Persia antichissima del 3600 avanti cristo, quella che ci aspetta è con buona possibilità una sorpresa: troveremo infatti quello che, quasi di certo, ritenevamo fosse una diavoleria moderna la cui nascita risalisse al massimo a qualche motel, ossia… il materasso ad acqua! A Roma e nel medioevo, invece, troviamo letti più familiari, di paglia per i poveri e piume per i nobili.
La cifra basilare del periodo del rinascimento fu il riacquisto di valori, dopo la pausa cupa e oscurantista del medioevo, come la gioia di vivere, la comodità e perfino, entro certi limiti, il lusso – evidentemente, non per tutti ma solo per chi poteva permetterselo. E appunto, sui materassi di piume e tela grezza delle case dei ricchi, iniziarono a comparire coperture di velluto o di broccato. Fu invece ancora più tarda, e la possiamo collocare nel mille e seicento, in pieno Barocco, l’invenzione di una comoda integrazione alla sistemazione di letto e materasso, ossia la rete – che rendeva ben più comodo e molleggiato l’insieme. Le prime erano costruite con corde, o con lacci di cuoio intrecciati, e dovettero essere una gradita evoluzione rispetto alle assi di legno precedenti.
Nel pieno degli anni ruggenti, anno 1926, la famosa azienda Dunlop sviluppa e presenta sul mercato una rivoluzionaria tecnologia per convertire la gomma vulcanizzata in una schiuma compatta: con il marchio di mercato di Dunlopillo, e originariamente destinata alla vendita alla sola casa reale d’Inghilterra, è l’origine dei cuscini e dei materassi in lattice, la cui espansione è ancor oggi in grande aumento. I materiali tradizionali non passano però di moda, e dagli anni Trenta perfino per loro arriva una novità rilevante: la molla, garante del buon riposo di milioni di persone. È degli anni quaranta la comparsa sul mercato dei materassi gonfiabili, in tela impermeabilizzata e gommata. E oggi? Oggi l’attenzione, sempre di più, si va spostando verso la garanzia, grazie a materiali anallergici e compatti, di un sonno pulito e in posizione corretta. Comodi sì, dunque, chiaro: ma specialmente, sani.