Perché si piega la lamiera?

A cosa serve la lamiera, nella vita di una persona comune? La risposta potrebbe stupirvi. Che tipo di materiale dovete usare, se costruite in un angolo del vostro giardino un piccolo capanno per i vostri attrezzi e vi occorre mettergli un tetto? E se, rimanendo in giardino, volete ricoprire e irrobustire la casa sull’albero che avete finalmente finito di costruire con i vostri figli? E spostandoci in garage, anche se qui ci muoviamo su terreno pericoloso: con che materiale potete realizzare una parte per la carrozzeria dell’auto? Sì, esatto: tutto questo, e molto altro, si fa con la lamiera. E la procedura che vi occorre conoscere per prendere questi fogli metallici (solitamente di acciaio) e trasformarli, facendo loro prendere la forma e la curvatura che vi occorre, è quella che nelle industrie e presso gli artigiani è nota come piegatura lamiere.

Se infatti la piegatura permette, oltre alle forme cui abbiamo brevemente accennato, di ottenerne anche molte altre, dalle coperture per i dispositivi elettrici fino ai condotti dell’aria, non è questo il suo unico effetto; l’alterazione della forma è infatti causa anche di modifiche alle caratteristiche meccaniche, il che permette applicazioni prima impraticabili. Ovviamente, come sono numerosi e diversi i tipi, i formati, e gli spessori delle lamiere, così lo sono le modalità di piegatura a cui sottoporle, e quindi anche gli strumenti che a tale scopo vengono utilizzati, dai più artigianali a quelli adatti al solo ambito industriale; non varia mai, tuttavia, l’importanza di effettuare precedentemente all’esecuzione della procedura le corrette pianificazioni e operazioni di preparazione, così da garantire la riuscita impeccabile del lavoro e, anche più importante, la propria sicurezza.

I numerosi tipi di lamiere cui abbiamo fatto breve cenno, infatti, si differenziano anche per le caratteristiche e le proprietà fisiche, dalla resistenza, al punto di fusione, fino alla conduttività elettrica, alla resilienza e a tante altre specifiche di tipo chimico. Per tenerne conto nel modo corretto è quindi indispensabile effettuare a tavolino dei calcoli precisi, che tengano conto dello spessore e della flessibilità, delle dimensioni della lamiera, e soprattutto del punto preciso di piegatura, che detterà – insieme all’angolo finale – la forza necessaria da applicare.