Se infatti la piegatura permette, oltre alle forme cui abbiamo brevemente accennato, di ottenerne anche molte altre, dalle coperture per i dispositivi elettrici fino ai condotti dell’aria, non è questo il suo unico effetto; l’alterazione della forma è infatti causa anche di modifiche alle caratteristiche meccaniche, il che permette applicazioni prima impraticabili. Ovviamente, come sono numerosi e diversi i tipi, i formati, e gli spessori delle lamiere, così lo sono le modalità di piegatura a cui sottoporle, e quindi anche gli strumenti che a tale scopo vengono utilizzati, dai più artigianali a quelli adatti al solo ambito industriale; non varia mai, tuttavia, l’importanza di effettuare precedentemente all’esecuzione della procedura le corrette pianificazioni e operazioni di preparazione, così da garantire la riuscita impeccabile del lavoro e, anche più importante, la propria sicurezza.
I numerosi tipi di lamiere cui abbiamo fatto breve cenno, infatti, si differenziano anche per le caratteristiche e le proprietà fisiche, dalla resistenza, al punto di fusione, fino alla conduttività elettrica, alla resilienza e a tante altre specifiche di tipo chimico. Per tenerne conto nel modo corretto è quindi indispensabile effettuare a tavolino dei calcoli precisi, che tengano conto dello spessore e della flessibilità, delle dimensioni della lamiera, e soprattutto del punto preciso di piegatura, che detterà – insieme all’angolo finale – la forza necessaria da applicare.